Compravendita senza Agibilità: quando si può chiedere la risoluzione del contratto

Immagine di casa con titolo compravendita senza agibilità

Che cos’è l’agibilità (e perché conta nella compravendita)

Quando si acquista un immobile, spesso si dà per scontato che sia “agibile”, cioè idoneo all’uso per cui è destinato. Ma cosa succede se il venditore non consegna il certificato di agibilità?

In Italia, la normativa ha subito modifiche nel tempo:

  • Prima si parlava di abitabilità per le case e di agibilità per altri immobili;
  • Oggi il riferimento unico è l’agibilità, disciplinata dall’art. 24 del DPR 380/2001;
  • Dal 2016, il rilascio non è più automatico ma avviene tramite la Segnalazione Certificata di Agibilità (SCA).

Molti ancora usano i termini agibilità e abitabilità come sinonimi, ma è importante capire cosa rappresentano: la prova che l’immobile rispetta le normative su igiene, sicurezza, salubrità e risparmio energetico.

Cosa succede se manca il certificato di agibilità

La mancanza del certificato non comporta automaticamente la nullità del contratto. Tuttavia, può dare origine a contestazioni, soprattutto se:

  • Il certificato non esiste, perché l’immobile ha vizi gravi (es. mancanza del collaudo statico);
  • Il certificato è ottenibile, ma non è stato richiesto per negligenza;
  • Il certificato non è stato menzionato nel preliminare o nel rogito, lasciando dubbi sull’effettiva regolarità dell’immobile.

⚠️ In assenza di specifiche clausole nel contratto, la mancanza di agibilità non rende nullo l’atto, ma può configurare inadempimento o vendita di cosa diversa da quella pattuita (aliud pro alio).

Quando si può chiedere la risoluzione del contratto

La Corte di Cassazione (sent. n. 32944/2024 e 23604/2023) ha chiarito che non basta l’assenza formale del certificato per chiedere la risoluzione. Serve un’analisi concreta.

Si può parlare di inadempimento grave quando:

  • L’immobile non rispetta i requisiti igienico-sanitari minimi e non è sanabile;
  • Ci sono vizi strutturali non regolarizzabili;
  • L’immobile è inutilizzabile per lo scopo abitativo o commerciale;
  • Le condizioni del bene sono radicalmente diverse da quanto promesso.

Esempio pratico:
Un’abitazione che non rispetta l’altezza minima prevista dal D.M. 5 luglio 1975 non è regolarizzabile. In questo caso, la vendita può essere risolta per consegna di un bene inidoneo all’uso (aliud pro alio).

Attenzione anche alla prescrizione e ai termini per agire

Chi acquista ha l’onere di contestare l’assenza di agibilità nei tempi previsti dalla legge. I rimedi sono:

  • Risoluzione del contratto per inadempimento;
  • Risarcimento del danno per vizi non dichiarati.

Ma attenzione: non tutti i vizi permettono la risoluzione. La valutazione deve tener conto:

  • dell’utilizzo attuale e futuro del bene;
  • della possibilità di sanare l’irregolarità;
  • dell’impatto sull’abitabilità e sulla commerciabilità.

E per gli immobili costruiti prima del 2003?

Un tema dibattuto riguarda gli edifici anteriore al DPR 380/01. La Cassazione ha ricordato che già il R.D. 1265/1934 prevedeva l’autorizzazione all’uso da parte del sindaco. Anche se la disciplina è cambiata, la mancanza di agibilità resta rilevante dal punto di vista sostanziale.

Quindi, se un immobile non ha mai avuto agibilità, è opportuno verificarne:

  • l’idoneità statica;
  • la conformità degli impianti;
  • la regolarità urbanistica.

Altrimenti, il rischio è ritrovarsi con un bene non utilizzabile o con pesanti spese di regolarizzazione a carico dell’acquirente.

Conclusioni: cosa fare prima di comprare (o vendere) un immobile

👉 Per chi vende: accertarsi della presenza della Segnalazione Certificata di Agibilità (SCA), o chiarire con precisione lo stato dell’immobile già nel contratto preliminare.

👉 Per chi compra: chiedere copia del certificato già nelle trattative, o far inserire specifiche clausole nel contratto che condizionino l’acquisto al rilascio della SCA.

💡 Ricorda: la mancanza di agibilità non è di per sé causa di nullità del contratto, ma può diventare un problema giuridico ed economico molto serio.


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