Acquisto immobile da donazione: quali rischi e come tutelarsi

Casa con cartello "venduta contestata" che raffigura la problematica della vendita da donazione.

Chi acquista una casa proveniente da una donazione può rischiare di doverla restituire, anche se ha pagato il prezzo e agito in buona fede. Questo è l’effetto della normativa in materia successoria, pensata per tutelare gli eredi legittimari (coniuge, figli e genitori).

Vediamo allora perché i notai sconsigliano di acquistare immobili donati e quali strumenti di tutela può usare chi decide di farlo.

Perché i notai sconsigliano l’acquisto di immobili da donazione?

Il motivo è legato alla successione ereditaria. La legge riserva agli eredi legittimari una quota minima del patrimonio del defunto (la cosiddetta legittima). Se questa quota viene lesa da donazioni fatte in vita, gli eredi possono agire per reintegrarla.

Ad esempio, se il defunto ha donato un immobile a un figlio escludendone altri, i legittimari possono avviare un’azione di riduzione, e in alcuni casi anche una azione di restituzione nei confronti dell’attuale proprietario.

Quando l’acquisto è a rischio?

Il pericolo si verifica entro 20 anni dalla trascrizione della donazione. In questo lasso di tempo, l’acquirente potrebbe essere costretto a restituire l’immobile agli eredi legittimari, se la donazione ha leso i loro diritti.

Dopo 20 anni, invece, la donazione non può più essere contestata: l’acquisto diventa definitivo.

Come si tutela chi acquista un immobile donato?

Ecco 5 soluzioni pratiche:

1. Informazione e risarcimento del danno

Il notaio e il venditore hanno l’obbligo di informare l’acquirente sull’origine donativa dell’immobile. In caso contrario, se l’acquirente perde la casa per azione degli eredi, potrà chiedere il risarcimento del danno.

2. Verificare la prescrizione (20 anni)

Se dalla trascrizione della donazione sono passati più di 20 anni, l’azione di restituzione è prescritta. L’immobile può essere acquistato senza rischi.

3. Polizza fideiussoria

Si può chiedere al venditore di attivare una fideiussione a garanzia del valore dell’immobile. Soluzione efficace ma costosa.

4. Rinuncia degli eredi legittimari

Dopo la morte del donante, gli eredi possono firmare una rinuncia all’azione di restituzione. Prima del decesso, però, tale accordo non ha validità.

5. Revoca della donazione e vendita diretta

Il donatario può rinunciare alla donazione, facendo rientrare l’immobile nel patrimonio del donante, che poi procederà alla vendita. In questo modo si evita completamente l’azione di restituzione.

Conclusione

L’acquisto di una casa proveniente da una donazione non è vietato, ma comporta rischi concreti se non vengono adottate precauzioni. Affidarsi a un notaio esperto e a un avvocato specializzato è essenziale per valutare la situazione e scegliere la soluzione migliore.